USO LINK IPERTESTUALI NON GARANTISCE AUTOMATICAMENTE AUMENTO COMPENSO AVVOCATO. CASS N. 9464/2025

A CURA DELL'AVV.LAURA BUZZERIO
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INDICE
1 ) IL FATTO;
2) LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE;
3) CONCLUSIONI.-
Hai fretta? Andiamo dritti al sodo
🔗 Uso dei link ipertestuali
Un avvocato ha inserito link ipertestuali nei suoi atti difensivi, collegandoli a materiali giurisprudenziali e normativi, sperando in una maggiorazione del compenso per l'attività svolta.
⚖️ Decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 9464/2025, ha stabilito che l'inserimento di link ipertestuali non garantisce automaticamente un aumento del compenso. Spetta al giudice di merito valutare se tali strumenti abbiano effettivamente migliorato l'utilità, la chiarezza e l'efficacia dell'atto difensivo.
💼 Conclusione
Per ottenere una maggiorazione del compenso, è necessario dimostrare che l'uso dei link ipertestuali abbia apportato un reale valore aggiunto all'atto difensivo, facilitando l'attività decisionale del giudice.
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[1] INTRODUZIONE
Negli ultimi anni, l'attività dell'avvocato si è sempre più intrecciata con l'universo digitale: siti internet, PEC, firme elettroniche, piattaforme telematiche e... link ipertestuali.-
Proprio questi ultimi — apparentemente innocui collegamenti cliccabili — sono stati al centro di una recente ordinanza della Cassazione, Sezione Lavoro n. 9464 /2025.-
Nel caso sottoposto alla Corte, l'avvocato della parte vincitrice aveva inserito, all'interno dei propri scritti difensivi, una serie di link ipertestuali diretti a materiali giurisprudenziali, dottrinali e normativi, utili a rafforzare le proprie argomentazioni: pertanto, sperava in una liquidazione superiore delle spese processuali.-
Il giudice di merito, viceversa, nel determinarle aveva riconosciuto un compenso parametrato esclusivamente all'attività difensiva tradizionale, senza considerare lo sforzo aggiuntivo (tecnico e contenutistico) legato alla costruzione degli ipertesti.-
Da qui il ricorso per Cassazione.-
2. LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE
La Corte di Cassazione ha chiarito che usare strumenti informatici o inserire link negli atti difensivi non significa, automaticamente, per l'avvocato, avere diritto a un compenso più alto.-
In altre parole: non è sufficiente che l'atto contenga dei collegamenti ipertestuali perché il giudice debba aumentare le spese: non è una regola fissa ed obbligatoria.-
Al contrario, spetta al giudice di merito un potere discrezionale — non sindacabile in sede di legittimità, se non nei limiti del controllo sulla motivazione — valutare se e in che misura i link inseriti abbiano effettivamente contribuito a migliorare l'utilità, la chiarezza e l'efficacia dell'atto difensivo, facilitando l'attività decisionale.-
3. CONCLUSIONI
Il messaggio è chiaro: non è il link in sé che fa aumentare il compenso, ma il valore aggiunto che quel link porta all'atto difensivo. Bisogna dimostrare che dietro ci sia un lavoro concreto, utile e pensato per aiutare davvero il giudice a decidere meglio.-
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