PER IL TAR LATINA SONO LEGITTIMI I CRITERI DI ASSEGNAZIONE DELLE ZONE VENATORIE, FONDATI SUL MAGGIOR NUMERO DI ABBATTIMENTI DI CINGHIALI, COME STABILITI DALLA REGIONE LAZIO. COMMENTO ALLA SENTENZA N. 26/2022

06.06.2022

A cura dell'Avv. Laura Buzzerio

Tags: PESTE SUINA - TAR LATINA - CACCIA - CRITERI 

INDICE

1 ) IL FATTO;

2) LA DECISIONE DEL TAR LATINA.-

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[1]

IL FATTO

Una squadra di cacciatori aveva impugnato il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00171 del 12 agosto 2021, pubblicato sul BUR n. 80 del 17 agosto 2021, concernente le modalità di attribuzione dei punteggi alle squadre di cacciatori ai fini dell'assegnazione delle zone di braccata delle specie cinghiale.-

In precedenza, infatti, il premio (undici punti per ogni componente della squadra) veniva riservato, come una sorta di prelazione, alla squadra già assegnataria della zona dell'ambito di caccia.

Con la nuova normativa, la Regione Lazio prevede un punteggio premiale alle squadre di caccia che abbiano abbattuto il maggior numero di cinghiali negli anni precedenti. -

[2]

LA DECISIONE DEL TAR LATINA

Il Tar Latina, Presidente Antonio Vinciguerra ed Estensore Valerio Torano, rigettava il ricorso "perché le scelte discrezionali assunte dall'Amministrazione regionale ai fini dell'assegnazione delle zone di braccata e contestate dai ricorrenti non appaiono irragionevoli, avuto riguardo alla loro funzionalità rispetto all'adozione di una politica di contenimento della specie cinghiale, divenuta ormai invasiva, oltre che della peste suina africana diffusa tra tali animali, il che rende non arbitraria o sproporzionata l'attribuzione di un punteggio maggiore alle squadre di cacciatori che abbiano totalizzato un maggior numero di abbattimenti di cinghiali nella precedente stagione venatoria".-

In pratica, stante l'emergenza "peste suina"[1], secondo il Tar Latina appare ragionevole "premiare", con l'assegnazione di zone venatorie, le squadre di caccia che uccidono più cinghiali.-

A parere della scrivente, si tratta di una pronuncia assolutamente non condivisibile, pur consapevole dell'emergenza dettata dal numero di detti animali nel territorio laziale.-

NOTE:

[1] Assolutamente non contagiosa per gli essere umani.-

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