INFORMATIVA ANTIMAFIA: NATURA, PRESUPPOSTI, SCOPI. CONSIGLIO DI STATO N. 7729/2024

08.12.2024
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa
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A CURA DELL'AVV.LAURA BUZZERIO

TAGS: INFORMATIVA INTERDITTIVA ANTIMAFIA - CONSIGLIO DI STATO  SENTENZA N. 7729/2024 - LEGGI ANTIMAFIA - MISURE PREVENTIVE - PREVENZIONE MAFIOSA - LEGAMI FAMILIARI - INDIZI GRAVI - ORDINE PUBBLICO ECONOMICO - APPALTI PUBBLICI - LIBERA CONCORRENZA - PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI

INDICE

1) INTRODUZIONE;

2) COSA E' L'INFORMATIVA INTERDITTIVA ANTIMAFIA;

3) LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO;

4) CONCLUSIONI.-

*****

[1] INTRODUZIONE

Quali sono i motivi che giustificano l'applicazione dell'interdittiva antimafia?

Sul punto è tornato il Consiglio di Stato con la sentenza n. 7729/2024, confermando la legittimità della misura adottata nei confronti di una ditta agricola, emessa sulla base di legami familiari tra il titolare della stessa ed il padre, coinvolto in reati come rapine, truffe e falsificazioni, e noto frequentatore di ambienti criminali organizzati.-

[2] COSA E' L'INFORMATIVA INTERDITTIVA ANTIMAFIA

L'informativa interdittiva antimafia è un provvedimento amministrativo che mira a prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e istituzionale. Tale misura, prevista dal Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia), garantisce che le attività economiche non agevolino direttamente o indirettamente attività criminose, né ne risultino condizionate.-L'informativa interdittiva antimafia trova il suo fondamento legislativo nel Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159, noto come Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.-

L'informativa interdittiva si basa su una valutazione discrezionale del Prefetto, che tiene conto di elementi indicativi di un possibile collegamento tra l'impresa e la criminalità organizzata. Non è necessaria la prova certa di un rapporto illecito, ma è sufficiente un quadro indiziario grave, preciso e concordante. Tra i criteri considerati vi sono:

  • La presenza di soggetti con precedenti penali o collegamenti con ambienti mafiosi all'interno dell'impresa (soci, amministratori, dipendenti di rilievo);
  • rapporti economici o commerciali con imprese o persone legate alla criminalità organizzata;
  • la modalità, i luoghi e gli orari in cui tali frequentazioni avvengono, che possono suggerire una scelta consapevole da parte dell'imprenditore di dialogare con ambienti mafiosi.
  • segnalazioni provenienti da indagini giudiziarie o amministrative.-

L'informativa antimafia è una misura preventiva e non punitiva, che mira a tutelare l'ordine pubblico economico e garantire la libera concorrenza; non richiede certezze probatorie proprie del diritto penale, ma può basarsi su indizi sufficientemente gravi e convergenti, anche in assenza di prove certe di reati o condotte penalmente rilevanti.-

L'informativa interdittiva antimafia determina l'immediata esclusione dell'impresa da gare d'appalto, concessioni pubbliche e contratti con la Pubblica Amministrazione.-

Essa può inoltre comportare la revoca di autorizzazioni e licenze già concesse.-

[3] LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Nel caso di specie, secondo il Consiglio di Stato erano evidenti:

  • Legami familiari sospetti; Il rapporto di parentela con il padre, noto per attività criminali, costituisce un indizio significativo.
  • Provenienza dei mezzi economici; L'acquisto di terreni agricoli di considerevole valore con mezzi di origine sospetta rafforzava i dubbi sul rischio di infiltrazioni.-

[4] CONCLUSIONI

Con la sentenza n. 07729/2024, il Consiglio di Stato ha ribadito la centralità delle informative antimafia come strumenti di tutela preventiva contro il rischio di infiltrazioni mafiose, evidenziando come i legami familiari e le frequentazioni sospette possano giustificare un'informativa interdittiva.-

La decisione sottolinea:

  • La natura preventiva e non punitiva del provvedimento;
  • L'importanza di una valutazione complessiva degli indizi;
  • L'applicazione del criterio del "più probabile che non";
  • L'ampia discrezionalità attribuita al Prefetto nella valutazione del rischio.

Tale sentenza rafforza il ruolo delle autorità amministrative nella prevenzione del condizionamento mafioso, contribuendo alla salvaguardia della legalità nel contesto economico e sociale.-

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