IL TAR LAZIO ORDINA LA PRODUZIONE IN GIUDIZIO, SEPPURE PARZIALE, DELLA GRADUATORIA CONCORSO UPP, COMPRENSIVA DEI RISERVATARI.
A CURA DELL'AVV. MICHELEALFREDO CHIARIELLO
TAGS: UFFICIO DEL PROCESSO - CONCORSO - RISERVATARI - TAR LAZIO - QUESITI ERRATI
INDICE
1 ) INTRODUZIONE;
2) LE ORDINANZE DEL TAR LAZIO;
3) CONCLUSIONI.-
*****
[1]
INTRODUZIONE
Finalmente ci siamo!
Se ancora – paradossalmente, inspiegabilmente e, lo di dica senza timore alcuno, illegittimamente – la gran parte delle istanze di accesso agli atti, così come proposte dai candidati interessati, per conoscere la propria posizione in graduatoria, non hanno trovato riscontro alcuno, il Tar Lazio è venuto in soccorso, almeno, di chi ha impugnato il provvedimento finale.-
[2]
LE ORDINANZE DEL TAR LAZIO
In particolare, il Tar Lazio con le ordinanze cautelari[1]
- n. 16026/2024 relativa al giudizio rg. 8310/2024 (Avv.ti Luciano Costanzo e Fabio Roselli):
- n. 16027/2024 relativa al giudizio rg. 7505/2024 (Avv.ti Angela Maione e Paolo Maione):
- n. 16028/2024, relativa al giudizio rg. 8491/2024; (Avv. Danilo Granata)
- n. 16029/2024, relativa al giudizio rg. 8491/2024; (Avv. Danilo Granata)
ha ritenuto indispensabile, al fine di decidere, "che parte resistente[2] debba
produrre la graduatoria di merito dei vincitori che riporti in chiaro gli
eventuali riservatari, con specifica indicazione della riserva di legge o del
titolo di preferenza riconosciuti che risultano collocati nelle posizioni
che precedono i ricorrenti".-
Ciò per evitare il c.d. fenomeno del "ricorso al buio"[3], in quanto, in assenza di tale elemento di conoscenza, è in concreto preclusa la tutela giurisdizionale, perché i candidati ricorrenti, non avendo avuto contezza dell'esistenza di eventuali riservatari che precedessero loro in graduatoria, non hanno potuto articolare i motivi di ricorso in maniera specifica, con inaccettabile compressione del diritto di difesa.-
[3]
CONCLUSIONI
Le ordinanze del Tar Lazio mettono in luce il rapporto tra trasparenza amministrativa e diritto di difesa. Nel contesto della giustizia amministrativa, l'accesso alle informazioni rilevanti è un principio fondamentale per permettere agli interessati di difendersi efficacemente contro decisioni amministrative che potrebbero ledere i loro diritti. Quando un candidato partecipa a un concorso pubblico ha il diritto di conoscere tutte le circostanze che influenzano la propria posizione in graduatoria. Senza tali informazioni, si mina il principio di parità delle armi tra l'amministrazione e il ricorrente, compromettendo l'equità del processo.-
Nel caso di specie, senza conoscere l'esatta posizione in graduatoria dei riservatari e le motivazioni sottostanti (riserva di legge o titoli di preferenza), i ricorrenti non possono difendere adeguatamente i loro diritti.-
Questo, secondo il TAR, rappresenta una violazione del principio di difesa e compromette la trasparenza e l'equità del processo amministrativo.-
Questa linea giuridica si allinea alla necessità di fornire un quadro completo e trasparente ai candidati e assicura che le eventuali riserve o preferenze siano applicate nel rispetto dei diritti di tutti i partecipanti al concorso.-
Le ordinanze, quindi, rafforzano il principio di trasparenza e di equità nella gestione delle graduatorie.-
NOTE
[1] Le ordinanze cautelari non decidono il merito del ricorso, ma riconoscono la necessità di un approfondimento in merito alla legittimità della graduatoria. Il TAR ha richiesto alla parte resistente (l'amministrazione) di fornire una graduatoria che riporti chiaramente la presenza e la posizione dei riservatari, con l'indicazione del titolo di riserva o preferenza che ha permesso loro di precedere i ricorrenti.-
[2] Il Ministero della Giustizia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per la Funzione Pubblica, la Commissione Interministeriale Ripam e Formez Pa.-
[3] Si riferisce a situazioni in cui i candidati decidono di impugnare una graduatoria o un atto amministrativo senza disporre di tutte le informazioni necessarie per comprendere appieno la propria posizione.-
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