IL CASO DEI POLPI VIVI UTILIZZATI IN VIDEO LUDICI PER I SOCIAL: QUANDO LA RICERCA DEI LIKE IGNORA IL BENESSERE ANIMALE E DIVENTA EGOISMO DIGITALE

18.12.2024

A CURA DELL'AVV. MICHELEALFREDO CHIARIELLO

TAGS: BENESSERE ANIMALE - MALTRATTAMENTO ANIMALI - NORMATIVA ANIMALE - POLPI SENZIENTI - TUTELA ANIMALI - CONTENUTI SOCIAL - RESPONSABILITÀ LEGALE - LEGGE 189/2004 - MALTRATTAMENTO POLPI -  - EGOISMO DIGITALE - ETICA DIGITALE ART. 544 TER CP - ART. 544 QUATER CP - STRESS ANIMALE - PERFORMANCE SOCIAL - USO INAPPROPRIATO ANIMALI - SFRUTTAMENTO DIGITALE - NORME IGIENICHE ANIMALI - RISCHI LEGALI SOCIAL - CANEPARDO

INDICE

1. INTRODUZIONE;

2. IL POLPO E' UN ESSERE SENZIENTE;

3. LA NORMATIVA;

4. CONCLUSIONI.-

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[1] INTRODUZIONE

Negli ultimi anni, l'espansione delle piattaforme digitali ha aperto nuove questioni giuridiche legate all'utilizzo di animali nei contenuti creativi. Tra i casi più controversi emerge l'uso di animali vivi, come quello recente che ha visto protagonisti (loro malgrado) i polpi, per creare video di intrattenimento (nel caso di specie "ludiche performance artistiche"), spesso destinati a generare visibilità o profitto.-

Questo articolo esamina se tali condotte possano configurare una violazione delle norme penali o amministrative, così come previste dall'ordinamento italiano e internazionale, con particolare attenzione alle implicazioni giuridiche, etiche ed etologiche, legate all'uso di questi esseri senzienti.

[2] IL POLPO E' UN ESSERE SENZIENTE

L'articolo – prendendo ispirazione dagli ultimi fatti di cronaca – si occupa del polpo e, per chi se lo stesse chiedendo, si, tale mollusco cefalopode prova dolore.-

I polpi sono animali estremamente intelligenti e dotati di un sistema nervoso complesso, con capacità di percepire il dolore e provare stress.-

Fuori dall'acqua, il loro corpo soffre per la disidratazione e il collasso strutturale dovuto alla gravità, in quanto i loro tessuti molli non sono progettati per sostenere il peso corporeo senza il supporto dell'acqua, portando a lesioni interne e disagio.-

In situazioni di disagio o stress, i polpi possono cambiare colore, cercare di muoversi verso l'acqua o assumere comportamenti difensivi (come arricciarsi su sé stessi).-

[3] LA NORMATIVA

Normativa italiana

La tutela degli animali in Italia è regolata principalmente dalla Legge n. 189 del 2004, che ha introdotto il reato di maltrattamento animale nel Codice Penale (art. 544-ter). Questa norma punisce chiunque causi sofferenza o stress a un animale senza necessità, includendo azioni che ledono il benessere fisico o psicologico degli animali.-

Un'altra disposizione rilevante è l'articolo 544-quater, che sanziona chi utilizza animali per spettacoli o manifestazioni contrari alla loro natura, punendo anche l'induzione a comportamenti innaturali.-

Normativa europea e internazionale

A livello internazionale, il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (art. 13) riconosce gli animali come esseri senzienti, imponendo agli Stati membri di garantire il loro benessere. Inoltre, la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) tutela la libertà d'espressione (art. 10), ma questa non è assoluta: può essere limitata quando confligge con altri valori fondamentali, come la dignità e il rispetto per gli animali.

Possibili ipotesi di reato

  1. Maltrattamento di animali (art. 544-ter c.p.): Anche senza danni fisici evidenti, sottoporre un animale a stress o situazioni innaturali potrebbe configurarsi come maltrattamento.
  2. Utilizzo di animali per spettacoli contrari alla loro natura (art. 544-quater c.p.): L'impiego di un polpo in sketch o performance sui social potrebbe essere considerato incompatibile con la sua etologia, soprattutto se causa sofferenza o comportamenti difensivi.-

Elementi da considerare

  • Stress e sofferenza: Manipolare un polpo per creare contenuti social può comportare disagio psicofisico, anche senza violenza diretta;
  • Finalità del contenuto: Se lo scopo è puramente ludico, il rischio di configurare un abuso è maggiore;
  • Particolarità della specie: I polpi, per la loro sensibilità e intelligenza, richiedono una tutela ancora più rigorosa rispetto ad altre specie animali.-

[4] CONCLUSIONI

L'utilizzo di un polpo per sketch o balletti sui social potrebbe configurarsi come maltrattamento animale, un reato in Italia e in molti altri Paesi. Inoltre, tale pratica contrasta con i principi di benessere animale sanciti dalle normative europee e internazionali. Anche senza volontà di far male all'animalecome sicuramente nel caso di specie – promuovere e/o condividere tali contenuti rischia di incentivare comportamenti analoghi.-

Anche in assenza di una condotta penalmente rilevante, vi sono aspetti da considerare, come quello per il quale tali performance possono generare reazioni di riprovazione sociale o essere considerate irrispettose nei confronti degli animali, specie se usati come oggetti decorativi.-

Senza contare il peso di regolamenti sanitari e igienici: eventuali trattamenti impropri di animali destinati al consumo alimentare potrebbero violare norme sanitarie e comportare serie responsabilità per gli autori di tali condotte.-

In ogni caso, utilizzare un polpo per balletti o sketch sui social, anche passivamente, comporta gravi conseguenze per l'animale, sia dal punto di vista fisico che etologico. Tenere un polpo fuori dall'acqua per scopi di intrattenimento lo espone a sofferenze significative, come ipossia, stress estremo, disidratazione e possibili lesioni fisiche. Essendo creature altamente intelligenti e sensibili, i polpi percepiscono il disagio e lo stress in maniera profonda, rendendo questo tipo di utilizzo non solo eticamente discutibile, ma anche potenzialmente crudele.-

Promuovere simili pratiche su piattaforme social può inoltre inviare un messaggio sbagliato al pubblico, banalizzando la sofferenza di un essere vivente per scopi puramente ludici o di spettacolo.-

La viralità di contenuti discutibili evidenzia un problema più ampio: la ricerca ossessiva di like e follower spinge alcuni creatori di contenuti a oltrepassare i limiti dell'accettabile (si pensi anche alla dibattuta questione del "canepardo", vero fenomeno virale), verso un vero e proprio "egoismo digitale".-

Ciò riflette una cultura digitale che premia comportamenti estremi e spesso non considera le conseguenze reali delle azioni.-

In conclusione, è consigliabile agire sempre con grande rispetto nei confronti degli animali, evitando di utilizzarli per scopi che potrebbero mettere in dubbio il loro benessere o essere percepiti come sfruttamento.-

Hai fretta? Andiamo dritti al sodo:

1) Sensibilità dei polpi: I polpi sono esseri senzienti dotati di un sistema nervoso complesso, capaci di percepire dolore e stress. La  loro manipolazione fuori dall'acqua li espone a gravi sofferenze fisiche ed etologiche.

2) Normativa sulla tutela animale: In Italia, il reato di maltrattamento animale (art. 544-ter c.p.) punisce chi causa sofferenza senza necessità. L'art. 544-quater vieta l'uso di animali in spettacoli contrari alla loro natura. A livello europeo, il TUE riconosce gli animali come esseri senzienti, imponendo il rispetto del loro benessere.

3) Rischi legali: L'utilizzo di polpi nei video social può configurare reati come il maltrattamento animale e l'uso inappropriato per scopi ludici, poiché causa stress e sofferenze significative.

4) Critiche etiche e culturali: Questi comportamenti, spesso finalizzati alla ricerca di visibilità online, riflettono un "egoismo digitale" che ignora il benessere animale e banalizza la loro sofferenza per ottenere like o follower.

5) Contesto attuale e messaggio finale: L'articolo prende spunto dagli ultimi fatti di cronaca per evidenziare l'importanza di rispettare gli animali ed evitare il loro utilizzo per scopi di intrattenimento che possano metterne in dubbio il benessere, promuovendo una cultura digitale etica e responsabile.

Dal box qui sopra puoi scaricare direttamente l'articolo in formato pdf, ma ricorda di indicare la fonte (titolo, autore, link diretto)



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