A CURA DELL'AVV.LAURA BUZZERIO

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INDICE

1) INTRODUZIONE;

2) IL FATTO;

3) LE SENTENZE DEL TAR LOMBARDIA;

4) CONCLUSIONI.-

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Hai fretta? Andiamo dritti al sodo

🔵 1. Il fatto:
Due candidati all'esame da avvocato 2023 sono stati esclusi dalla prova orale per aver ricevuto solo un voto numerico (14/30 e 12/30) senza alcuna motivazione sull'elaborato.

⚖️ 2. La decisione del TAR Lombardia:
Il Tribunale ha stabilito che il voto numerico senza spiegazioni è insufficiente: ogni bocciatura deve essere motivata in modo chiaro, per garantire trasparenza, ragionevolezza (art. 3 Cost.) e buon andamento (art. 97 Cost.).

🛡️ 3. Il principio affermato:
Bocciare senza motivare è oggi illegittimo: i candidati hanno diritto a valutazioni comprensibili e controllabili, soprattutto considerando la riduzione del numero di elaborati da correggere rispetto al passato.

1. INTRODUZIONE

È legittimo bocciare un candidato all'esame da avvocato con un semplice "14/30", senza motivazione adeguata? La risposta è negativa, ad affermarlo due sentenze gemelle del TAR Lombardia (nn. 1170/2025 e 1215/2025), che mettono in discussione tale – non corretta – prassi.-

2. IL FATTO

Due candidati all'esame di abilitazione forense 2023 sono stati esclusi dalla prova orale dopo aver ricevuto un punteggio insufficiente (14/30 e 12/30) all'unica prova scritta prevista: un atto giudiziario. Nessuna osservazione, nessuna nota, nessun commento sull'elaborato. Solo un voto. Da qui il ricorso al TAR: i candidati contestavano la mancanza totale di motivazione, ritenendola illegittima e lesiva.-

3. LE SENTENZE DEL TAR LOMBARDIA

I giudici amministrativi sono stati netti: la valutazione espressa esclusivamente tramite voto numerico è insufficiente e non assolve l'obbligo di motivazione. E non si tratta di un vezzo formalistico, ma di una necessità costituzionalmente orientata: il principio di ragionevolezza (art. 3 Cost.) e di buon andamento dell'amministrazione (art. 97 Cost.) non possono essere invocati per giustificare una scarna, immotivata esclusione, soprattutto quando i presupposti di fatto sono radicalmente cambiati.-

Le sentenze pongono l'accento su un aspetto determinante: l'esame del 2023 non era come quelli del passato. I candidati erano circa 9.703, contro i 27.451 del 2016. Le prove scritte, una sola. I tempi di correzione, più distesi.-

Il TAR sottolinea come proprio questi nuovi dati facciano cadere la giustificazione classica della motivazione numerica: ovvero, l'impossibilità materiale per le commissioni di motivare puntualmente ogni elaborato. Oggi, con meno compiti e meno candidati, non solo è possibile motivare, ma è doveroso.-

4. CONCLUSIONI

Bocciare senza spiegare è un'ingiustizia. Le sentenze del TAR Lombardia lo dicono chiaramente: il solo voto numerico non può più bastare, anche alla luce del numero, molto piu' basso, dei candidati.-

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