CANI E TRAGEDIE FAMILIARI: PROFILI GIURIDICI E RIFLESSIONI SULLA FIGURA DEL PROPRIETARIO

18.02.2025
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa
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A CURA DELL'AVV. MICHELEALFREDO CHIARIELLO

TAGS: RESPONSABILITÀ PENALE - RESPONSABILITÀ CIVILE - CANI - AGGRESSIONE MORTALE - PROPRIETARIO - OMICIDIO COLPOSO - ABANDONO DI MINORE - OMESSA CUSTODIA - DANNI - RISARCIMENTO - CIRCOSTANZE SPECIFICHE - TRAGEDIA FAMILIARE - NORMATIVA - SICUREZZA ANIMALI - ETOLOGIA CANINA - PREVENZIONE AGGRESSIONI.

INDICE

1) PREMESSA;

2) PROFILI DI RESPONSABILITÀ PENALE;

3) PROFILI DI RESPONSABILITÀ CIVILE;

4) L'IMPORTANZA DELLE CIRCOSTANZE SPECIFICHE

5) CONCLUSIONI.-

*****

[1] PREMESSA

Gli ultimi fatti di cronaca hanno riportato alla luce il tema della responsabilità del proprietario di un cane, in caso di aggressioni mortali, in particolare quando a perdere la vita è un bambino, oltrettutto all'interno della propria abitazione

Questo articolo intende analizzare i profili giuridici della questione in termini generali, senza riferirsi al caso specifico, per il quale sono ancora in corso indagini. Un evento tanto atroce rappresenta una tragedia indicibile e il dolore della famiglia coinvolta è inimmaginabile e sovrumano e non può essere oggetto di speculazioni.-

Ciò posto, la questione solleva importanti questioni di diritto penale e civile, che verranno affrontate, senza presunzione di completezza e con la massima sensibilità possibile.-

[2] PROFILI DI RESPONSABILITÀ PENALE

A parere di chi scrive, la condotta del proprietario può essere inquadrata in diverse fattispecie di reato, a seconda delle circostanze del caso concreto. Tra le ipotesi più rilevanti si annoverano:

  1. Omicidio colposo (art. 589 c.p.) – Se il proprietario omette di adottare le dovute cautele nella custodia del cane, consentendo che l'animale aggredisca il bambino, potrebbe essere ritenuto responsabile per omicidio colposo. Negligenza, l'imprudenza o l'imperizia nella gestione dell'animale sono i punti centrali di questa contestazione;
  2. Abbandono di minore con esito mortale (art. 591 c.p.) – Se il proprietario è consapevole della pericolosità del cane e lascia il minore in una situazione di evidente pericolo senza adeguata sorveglianza, potrebbe configurarsi anche l'ipotesi di abbandono di minore con esito mortale. La giurisprudenza ha chiarito che l'abbandono non implica necessariamente un allontanamento fisico, ma anche la creazione di una condizione di grave rischio per il minore;
  3. Omessa custodia e malgoverno di animali (art. 672 c.p.) – Sebbene questa sia una contravvenzione e non un delitto, l'omessa custodia di un animale pericoloso potrebbe costituire un'aggravante per altre ipotesi di reato.

Se il cane appartiene a una razza ritenuta aggressiva o ha già manifestato segni di pericolosità, il proprietario ha un dovere ancora più stringente di sorveglianza. La giurisprudenza ha più volte affermato che il padrone di un animale deve adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare danni a terzi, anche all'interno delle mura domestiche.

[3] PROFILI DI RESPONSABILITÀ CIVILE

Ai sensi dell'art. 2052 c.c., il proprietario di un animale risponde per i danni da esso cagionati, salvo che provi il caso fortuito. In altre parole, la legge stabilisce una presunzione di responsabilità a carico del proprietario, che può essere superata solo dimostrando che l'evento dannoso è stato del tutto imprevedibile e inevitabile.-

Dal punto di vista della responsabilità civile, potrebbero essere avanzate richieste di risarcimento da parte del coniuge superstite o di altri familiari per danno morale e patrimoniale. In particolare, il danno morale potrebbe derivare dalla sofferenza patita per la perdita del congiunto, mentre il danno patrimoniale potrebbe riguardare eventuali spese funerarie o perdite economiche connesse al decesso del minore.-

[4] L'IMPORTANZA DELLE CIRCOSTANZE SPECIFICHE

È fondamentale sottolineare che non è possibile fare un discorso generalizzato sui cani e sulla loro aggressività. Il comportamento di un animale dipende da una serie di fattori, tra cui l'educazione ricevuta, il contesto in cui è cresciuto, l'ambiente familiare e persino condizioni psicofisiche momentanee.-

Vi sono circostanze in cui un cane, pur non appartenendo a una razza considerata pericolosa, può manifestare reazioni imprevedibili a determinati stimoli.-

Di conseguenza, la valutazione della responsabilità del proprietario deve sempre tenere conto delle specifiche condizioni dell'animale e della situazione in cui si è verificato l'evento dannoso. Tuttavia, ciò non esime il padrone dall'obbligo di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di chiunque entri in contatto con il proprio cane, specialmente se conviventi o persone vulnerabili.-

[5] CONCLUSIONI

La responsabilità del proprietario di un cane che provoca la morte di un minore è un tema giuridicamente complesso e umanamente devastante. Dal punto di vista normativo, la legge italiana prevede tanto profili di responsabilità penale quanto civile, imponendo al proprietario obblighi stringenti di custodia e vigilanza. L'eventuale configurazione di reati come l'omicidio colposo o l'abbandono di minore dipenderà dall'analisi concreta delle circostanze, dalla prevedibilità dell'evento e dal comportamento del soggetto coinvolto.-

Tuttavia, la riflessione non può limitarsi alla mera applicazione della norma: è doveroso sottolineare che il cane non è, di per sé, un "colpevole". L'aggressività canina non è sempre innata, ma spesso deriva da fattori ambientali, traumi, stress o errori nella gestione da parte dell'uomo. Demonizzare l'animale non è la risposta: la prevenzione passa attraverso una maggiore responsabilizzazione dei proprietari, una conoscenza più approfondita delle esigenze etologiche del cane.-

Di fronte a tragedie simili, il dolore è incommensurabile e ogni valutazione giuridica non può prescindere da un approccio umano, consapevole e responsabile.-

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Premessa: L'articolo esplora la tragica questione della responsabilità del proprietario di un cane in caso di aggressione mortale, soprattutto quando coinvolge un minore. Si sottolinea che tali eventi rappresentano tragedie devastanti e il dolore della famiglia non può essere oggetto di speculazioni.

Responsabilità Penale e Civile: La responsabilità del proprietario può emergere sotto vari profili giuridici, tra cui l'omicidio colposo, l'abbandono di minore e l'omessa custodia di animali. Inoltre, il proprietario è civilmente responsabile per i danni causati dall'animale, con possibilità di risarcimento per i familiari della vittima.

Conclusione: Sebbene l'evento sia tragico, non può essere attribuita colpa al cane. L'aggressività non è sempre innata, ma derivante da fattori ambientali, traumi o errori nella gestione. La responsabilità va attribuita principalmente al comportamento del proprietario, che ha il dovere di garantire la sicurezza del proprio animale.

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