AUTOTUTELA TARDIVA DOPO IL GIUDIZIO, MULTA ANNULLATA, COMUNE CONDANNATO. GDP LECCE N. 1291/2025

03.03.2025
disclaimer: l'immagine è puramente illustrativa
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A CURA DELL'AVV. MICHELEALFREDO CHIARIELLO

TAGS: #Diritto #Giustizia #PubblicaAmministrazione #Burocrazia #Autotutela #Multa #CodiceDellaStrada #VerbaleIllegittimo #GiudiceDiPace #AnnullamentoTardivo

INDICE

1) INTRODUZIONE;

2) IL FATTO;

3) IL TARDIVO ANNULLAMENTO DEL VERBALE;

4) LA DECISIONE DEL GIUDICE DI PACE;

5) CONCLUSIONI: UNA VITTORIA DI PIRRO?

*****

[1] INTRODUZIONE

Il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione è spesso un duello impari: nel caso di specie, poi, c'era da un lato, un soggetto che, suo malgrado, viene trascinato nelle maglie della burocrazia; dall'altro, un ente che dispone di strumenti e poteri che talvolta appaiono schiaccianti. Quando poi l'Amministrazione si muove con ritardo, il cittadino, già vittima di un'ingiustizia, è costretto a rivolgersi alla giustizia per ottenere ciò che sarebbe stato dovuto in via amministrativa, con il rischio che la vittoria finale somigli più a una beffa che a una vera e propria vittoria.-

 [2] IL FATTO

La vicenda prende avvio da un verbale di contestazione per violazione dell'art. 142, comma 8, del Codice della Strada, elevato a seguito di una presunta infrazione rilevata tramite uno strumento elettronico (KRIA T-EXPRESS). Il cittadino sanzionato, assistito dall'Avv. Alfredo Matranga, presentava innanzitutto un'istanza di autotutela, contestando la legittimità del verbale e mettendo in luce una circostanza dirompente: al momento della presunta infrazione, il veicolo risultava rubato, come dimostrava una denuncia presentata prima della data della presunta trasgressione.-

Nonostante fosse manifesta l'illegittimità della contestazione, il Comune non si attivava per annullare tempestivamente il verbale. Il silenzio dell'ente costringeva così il cittadino a proporre ricorso[1] al Giudice di Pace.-

[3] IL TARDIVO ANNULLAMENTO DEL VERBALE

Solo dopo il deposito del ricorso, l'Amministrazione annullava il verbale, riconoscendo l'insussistenza dell'infrazione. Tuttavia, questa manovra non poteva evitare le conseguenze ormai innescate: la questione era già diventata oggetto di contenzioso, con spese legali ed oneri a carico (anticipate) del ricorrente.-

(4)

LA DECISIONE DEL GIUDICE DI PACE

Il Giudice di Pace di Lecce, nella persona della Dott.ssa Anna Maria Cosi, con sentenza n. 1291/2025, rilevava come l'annullamento amministrativo intervenuto in ritardo avesse comunque comportato per il cittadino l'onere di un'azione giudiziaria inutile. Di conseguenza, pur dichiarando cessata la materia del contendere, il giudice condannava il Comune al rimborso integrale delle spese legali sostenute dall'opponente, rilevando che l'ente accertatore avrebbe dovuto esercitare tempestivamente il proprio potere di autotutela. La condotta dilatoria aveva infatti costretto il malcapitato a difendersi in sede giudiziaria.

[5]

CONCLUSIONI: UNA VITTORIA DI PIRRO?

La pronuncia del Giudice di Pace evidenzia con forza come, in presenza di palesi cause di illegittimità di un verbale, l'Amministrazione debba intervenire prontamente e non può ignorare le istanze di autotutela, sperando di evitare sanzioni processuali. È un principio di buona amministrazione, oltre che un dovere giuridico.-

Eppure, nonostante la condanna del Comune alle spese, il cittadino, vittorioso solo sulla carta, continua a pagare il prezzo di una burocrazia che si è mossa troppo tardi: il rimborso – pur essendo un segnale di Giustizia - raramente, come nel caso di specie, copre l'intero costo, sia in termini economici che di tempo, stress e risorse impegnate.-

NOTE

[1] Il quadro normativo prevede due distinte tempistiche: chi riceve un verbale dispone di 30 giorni per rivolgersi al Giudice di Pace (o 60, se sceglie il ricorso al Prefetto), mentre la Pubblica Amministrazione, dopo aver ricevuto l'istanza di annullamento in autotutela, ha a sua volta 30 giorni per rispondere. Sulla carta, ciò non comporterebbe particolari disagi, a patto che l'ente sia efficiente nel vagliare l'istanza e nell'emanare il provvedimento di annullamento. Tuttavia, in caso di ritardi e lentezze burocratiche, il cittadino si trova costretto a muoversi autonomamente, presentando un ricorso che, in un'Amministrazione virtuosa, non sarebbe stato necessario.-

Hai fretta? Andiamo dritti al sodo:

1)  Il ritardo nell'autotutela: Un cittadino riceve un verbale per eccesso di velocità, presenta istanza di autotutela, dimostrando che il veicolo era stato rubato prima dell'infrazione. Nonostante l'evidente illegittimità, il Comune non annulla subito il verbale, costringendolo a ricorrere al Giudice di Pace.

2) Annullamento tardivo e condanna alle spese: Solo dopo il deposito del ricorso, l'Amministrazione annulla il verbale. Il Giudice di Pace, pur dichiarando cessata la materia del contendere, condanna il Comune al rimborso delle spese legali per la sua condotta dilatoria. 

3) Una vittoria amara Sebbene la decisione riconosca il diritto del cittadino, il ritardo dell'Amministrazione lo ha costretto a subire costi, stress e perdita di tempo, rendendo la sua vittoria più simbolica, che realmente vantaggiosa.

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